TERAMO – Sull’aumento della Tari, dopo il sindaco Gianguido D’Alberto, interviene anche la TeAm (la società partecipata che gestisce il servizio), che "a scanso di equivoci e a fronte delle lamentele dei cittadini" chiarisce come la determinazione della tariffa non dipenda dall’azienda ma venga stabilita dal Comune. La questione è finita al centro del dibattito politico con l’arrivo, in questi giorni, delle cartelle relative al saldo 2018, che contiene sostanziosi aumenti per le utenze domestiche.
Rata che, ricorda la TeAm, è "stata calcolata sul piano economico finanziario approvato con deliberazione del commissario straordinario del 29 marzo 2018", che ha ripartito il gettito complessivo per il 60% sulle utenze domestiche e per il restante 40% su quelle non domestiche. "Si rende noto che il costo del Servizio di igiene urbana fornito da Teramo Ambiente al Comune di Teramo nel corso di questi ultimi anni è rimasto invariato – conclude la nota della TeAm -. Tra l’altro, nel 2017 il costo del servizio fornito dalla Teramo Ambiente è stato inferiore di oltre 91mila euro, rispetto al fabbisogno standard (definito dal DPCM n. 12 del 29 Dicembre 2016)".